VENERDI' 7 | ORE 21 | teatro


POLVERE E VELENO

di Alberto Bassetti

regia Stefano Messina

con Marco Simeoli e Miranda Martino

musiche Francesco Verdinelli

aiuto regia Virginia Franchi


Un uomo ed una donna, due attori nei loro camerini, ma soprattutto due esseri umani con le loro rispettive insicurezze, voglie, paure, invidie… tutti i risvolti di due differenti personalità che si trovano a convergere su un unico tema: il comune odio per chi sta più in alto di loro, sentimento trasferibile tranquillamente in tutti gli altri possibili ambiti, lavorativi e non; ingiustamente, come spesso si giudica quando si è più in basso…


Il tema è infatti l’invidia e la vendetta, giocata con ironia che spesso sfocia in una comicità quasi grottesca; tentati omicidi che si susseguono sempre ritorcendosi sui loro autori.


Ma alla berlina sono i comportamenti e le false aspirazioni che attanagliano l’animo umano: l’ossessione del protagonismo, del denigrare l’altro credendo di far crescere se stessi, sperare di emergere invidiando e covando rancori (anche se motivati), che è poi nella realtà il miglior modo per farsi del male e vivere di riflesso, abbattendosi e rimpicciolendosi. Com’è il caso di questi due poveri guitti, vessati da un Capocomico assolutista e vanaglorioso.


Un giocoso sguardo sul comportamento umano; errore sarebbe crederlo l’ennesimo lavoro di Teatro nel Teatro: i temi sono universali, potrebbero essere altro invece sono proprio due Attori, il mondo che io forse conosco meglio ma che il pubblico, al di là di quanto a volte crediamo noi teatranti, ha sempre più voglia di conoscere dall’interno nei suoi meccanismi, aneddoti, grandezze e piccinerie.


Gli strumenti scelti per interpretarlo son quelli esemplari dei grandi archetipi del Teatro di tutti i tempi: da Edipo a Pinter, da Shakespeare ad Eduardo.


Sentimenti universali, dunque, letti con la chiave di un universale sorriso: quello che si vuole suscitare nello spettatore, che nel rispecchiarsi (forse) può riflettere anche sulle proprie debolezze.